Iniziamo con un concetto base: il solo rendimento degli anni precedenti non è sufficiente né per il singolo fondo e nemmeno per uno screening in una lista. Ce lo dice la finanza comportamentale.

Quindi puntare verso il futuro può essere una maggior garanzia, se si conoscono, però, alcune variabili del mercato finanziario.

Il vero problema è che spesso il nostro portafoglio punta su un fondo, su cui hanno puntato in tanti fondisti. Un esempio più essere: le azioni americane che sono le più gettonate.

Molteplici sono i fattori che determinano l’andamento di un investiment.

Rendimento e rischio – come si misurano?

Tutti gli esperti di settore ci dicono che nella scelta di un fondo contano: costi, rendimento e rischi.

Lasciando da parte i costi, quantifichiamo i rendimenti e i rischi. Diventano utili questi tre indicatori:

  • il Risk Adjusted Performance
  • l’analisi di regressione
  • la Return Style Analysis

Il R.A.P. rappresenta una serie di rapporti matematici, che denota l’efficienza di un fondo nel rapporto rischio/ rendimento.

I coefficienti Alpha e Beta sono parte integrante dell’analisi di regressione, che mette in luce il rapporto matematico fra il rendimento del fondo e il benchmark di riferimento. La prima lettera greca ci dice quanta attendibilità ha il fondo del gestore e la sua politica di investimento, mentre la seconda è indice di misura del rischio.

La Return Style Analysis è un’analisi, che parte dai dati del passato e aiuta a capire cosa contiene veramente quel fondo. Soprattutto ci dà una grossa mano a relazionarlo con i rendimenti medi del benchmark in un dato intervallo. Molto usato nei portafogli multi-brand.

I portali online

Vero che da questi indici matematici possiamo trarre grandi informazioni utili, ma purtroppo pochi sono laureati in matematica computazionale. Per fortuna ci arriva in soccorso il web. Portali come Morningstar o Quantalys ci offrono una serie di dati sia nel format gratuito che in quello premium.

A proposito sul web ormai ci sono portali che vi fanno fare investimento da soli, come questo fondo PICTET – ROBOTICS “R” EUR ACC di FUND MANAGEMENT S.A. (codice isin lu1279334483).

La tecnologia ci consente di poter far a meno dei consulenti bancari. Anche perché esistono esperti anche in rete.

I fattori qualitativi

Allora con questi intendiamo: il team di gestione, il processo d’investimento e le dimensioni/risorse del fondo.

Il primo deve essere caratterizzato da esperienza di lungo corso e stabilità.

Il secondo è collegato al team della società di gestione e ai criteri di costituzione del portafoglio.

Il terzo è tutto della responsabilità del gestore. Se il fondo si è ingrossato, può esserci un rischio di saturazione. Se, invece, non ha i mezzi necessari, allora può portare alti costi gestionali.

In conclusione quando, da soli o con un esperto, andate a costituire il vostro asset allocation del portafoglio, ponetevi sempre la domanda dentro di voi: rispetta le mia scelte e i miei obiettivi?

I fondi sono strumenti con pregi e difetti e quindi mai maneggiarli senza le giuste conoscenze.